Dalle difficoltà che costringono a vivere in aeroporto a un luogo di accoglienza da cui provare a ricostruirsi una vita.
Il Progetto Futuro, nato dalla cooperazione tra SEA, Comune di Milano e Progetto Arca, ha offerto questa opportunità a un gruppo di homeless che trovava rifugio a Milano Linate durante la notte.
Un riparo in aeroporto
Come spesso accade, le opportunità nascono dove si manifestano i problemi. Nel corso del 2017, la trasmissione televisiva Striscia la Notizia ha rilevato un’emergenza riguardante gli homeless che passavano la notte al riparo nell’aerostazione di Linate: un gruppo di malviventi li taglieggiava, pretendendo soldi in cambio di coperte e “posto letto”. L’attivazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto dei malviventi e a una sorveglianza speciale dello scalo che ha prodotto l’allontanamento dei senza tetto dall’aeroporto durante le ore notturne.
Un gruppo di malviventi - poi arrestati dalle Forze dell'Ordine - taglieggiava i senza tetto che passavano la notte all'interno dell'aerostazione di Linate.

Verso una nuova casa
L’interessamento di Striscia la Notizia e la volontà di SEA di trovare una soluzione che non privasse gli homeless di un riparo per la notte, insieme al supporto del Comune di Milano e al coinvolgimento della Fondazione Progetto Arca (specializzata nel primo aiuto) hanno portato alla nascita di un centro di accoglienza a Milano.
Realizzato nei locali di un’ex biblioteca messa a disposizione dal Comune, il centro di accoglienza - sorto sulla spinta dell’emergenza freddo - si è trasformato rapidamente in un Centro di reinserimento sociale.
La struttura offre ai suoi ospiti, oltre ai servizi essenziali di base, l’assistenza di un’equipe di professionisti (tra cui psicologa e assistente sociale) che li accompagna verso il ritorno, quando possibile, a condizioni di autonomia.